Loading Attendere...
Pol. Don Bosco A.S.D.
10 - Discesa all'inferno e ritorno... (Don Bosco-Sini 2011=3-3)
10 - Discesa all'inferno e ritorno... (Don Bosco-Sini 2011=3-3)
News pubblicata il 12-01-2015

DON BOSCO-3

SINI 2011-3

Don Bosco: Vaccargiu R. Fadda N., Corrias, Fois, Sibiriu, Cherchi, Pintus (67°Pusceddu E.), Pala, Schirru (42°Magnano), Pisano (60°Cuccu), Garau (80°Melis A.). (A disp. Vaccargiu M., Liscia, Madeddu). All. Salvatore Fadda.

Sini 2011: Medda, Zara, Isola GL. (63°Isola D.), Melis G., Isola G.(80°Concas), Concu (84°Serra), Cocco, Fadda G., Floris (58°Pusceddu B.), Figus, Zedda (89°Porru). (A disp. Lampus, Luordo). All. Salvatore Trudu.

Arbitro: Mauro Ignazio Cordeddu di Cagliari.

Reti: 23°Zedda (S), 28° autorete Sibiriu (S), 45°Corrias (D), 55°Cocco (S), 65°Magnano (D), 75°Pusceddu E. (D).

Ammoniti: 32°Isola G. (S) per g.f., 38°Pintus (D) per g.f., 55°Vaccargiu R. (D) per proteste, 64°Magnano (D) per g.f., 68°Medda (S) per c.n.r., 72°Cocco (S) per c.n.r., 87°Serra (S) per g.f., 93°Figus (S) per c.n.r.

Rec. PT 2 - ST 5.

Guspini – La Don Bosco soffre di vertigini e rischia il suicidio collettivo con il non trascendentale Sini 2011, ma resta comunque aggrappata alla testa alla classifica seppur in coabitazione con i cugini della Fortitudo e i vicini dell'Olimpia Arbus. C'è da capire se alla fine dei conti il bicchiere, nonostante i rimpianti per il pareggio con una squadra decisamente alla portata, sia mezzo pieno. Senza gli squalificati Podda e Munzittu, gli infortunati Scanu, Soddu, Porru e Vaccargiu D. e con Magnano, Schirru e Pintus non in perfette condizioni, la squadra ha dimostrato comunque carattere nel momento in cui (sotto per ben due volte di 2 reti) è riuscita a buttare il cuore oltre l'ostacolo rimontando e sfiorando più volte nel finale una vittoria che sarebbe stata comunque meritata. La squadra di Fadda approccia male partita mancando in cattiveria agonistica e dando l'impressione di sufficienza e superficialità. Il calcio si sa è fatto anche e molto spesso di episodi e nel primo tempo il Sini approfitta della “buona suerte” riuscendo a farli girare a proprio favore. Dopo nemmeno un giro di orologio da distanza di circa 30 metri ci prova subito Pintus su punizione e Medda si salva di istinto su una palla che gli rimbalza davanti e per poco non lo beffa. La gara scorre via senza grandi spaventi sino al 22° quando si crea una mischia in area sinese, Pisano calcia in caduta e costringe Medda alla respinta corta, Sibiriu si avventa come un falco e deposita in rete ma l'arbitro annulla per un presunto fuorigioco ravvisato da posizione per lui infelice. Neanche il tempo per le proteste di rito perché l'arbitro prende un abbaglio sul capovolgimento di fronte quando non ravvisa, in questo caso, un offside lampante di Zedda che si invola verso Vaccargiu, lo scavalca e calcia senza però impattare bene la palla, Fois si avventa sulla sfera ma forse per troppa sufficienza buca la palla che si infila inesorabile nella porta sguarnita. La reazione locale è affidata alle capacità balistiche di capitan Garau che al 25° ci prova su punizione ma la palla si infrange sulla traversa. Le nubi nere si addensano sul Renzo Laconi qualche minuto più tardi quando una punizione tagliata di Fadda G. viene girata nella propria porta da Sibiriu che fredda il suo compagno Vaccargiu R. per il più classico degli autogol. Altro segnale negativo poco dopo il 40° quando Schirru è costretto a lasciare il campo per Magnano ma al 45° la Dea Bendata sembra ricordarsi anche dei neroverdi: Pala serve Corrias che cerca di servire Pisano, l'attaccante non arriva sulla palla che però continua la sua corsa sino a carambolare sul palo e finire in rete per il gol che riaccende le speranze della capolista. I padroni di casa hanno fretta di rimettersi in partita e pronti via ad inizio ripresa sfiorano per due volte il pareggio nel giro di appena sessanta secondi. Prima è Pintus che si incunea bene in area ma il suo tiro in diagonale da ottima posizione è murato alla disperata da Concu. Dal susseguente angolo la palla giunge sui piedi di Magnano che calcia a botta sicura ma alza di poco la mira e la palla si perde sopra la traversa. Al 47° proteste dei guspinesi per un fallo di mano plateale di Isola G. su cross di Corrias ma l'arbitro lascia proseguire. Nel momento di massima carica di Garau e compagni al 55° arriva la doccia fredda: traversone dalla sinistra di Isola GL. , Vaccargiu R. esce in presa alta ma viene a contatto con Cocco che salta insieme a lui e di testa deposita in rete. Il portiere protesta vibratamente per un fallo che il signor Cordeddu non rileva e la gara è nuovamente in salita per gli uomini di Fadda che comunque hanno il grosso merito di rimboccarsi le maniche e di mettere le tende nella metacampo ospite sino a fine gara. L'ingresso di Cuccu (all'esordio stagionale) porta imprevedibilità in avanti e al 65° una pennellata dalla sinistra di Fadda N. è girata prepotentemente di testa da Magnano che anticipa tutti e sigla il 2 a 3. L'inerzia della sfida è ormai nelle mani dei locali e il Sini non riesce più a salire cedendo fisicamente e iniziando a giocare con il cronometro, con il solo Zedda lasciato in avanti a stuzzicare la difesa locale. La Don Bosco perde anche il bomber Pintus per infortunio ma al 75° una intuizione di Pala che, con un perfetto cambio gioco , premia l'ottimo inserimento del neo entrato Pusceddu E. che è bravo di punta ad anticipare Medda e mandare in rete di sinistro. I guspinesi adesso ci credono e all'83° ci vuole un superlativo Medda per disinnescare una punizione sotto la traversa di Cuccu. Il gioco delle sostituzioni rompe un po' il ritmo alla partita che ha l'ultimo sussulto al 92° quando Corrias in percussione centrale si infila dentro l'area ma affretta le operazioni di tiro senza accorgersi di essere solo e con la possibilità di spostarsi il pallone per calciare a botta sicura. Il triplice fischio del contestato direttore di gara sancisce quindi un pari che sta paradossalmente sta stretto alla Don Bosco e lascia l'amaro in bocca e una sensazione di occasione persa. La speranza è ora che al big-match di domenica prossima a Pirri possa esserci una squadra che abbia imparato dai propri errori e che possa giocarsi le sue chanches con una formazione meno rabberciata rispetto a quella di queste ultime giornate.