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Pol. Don Bosco A.S.D.
12-In punizione...(Don Bosco-Coffaro FC=0-2)
12-In punizione...(Don Bosco-Coffaro FC=0-2)
News pubblicata il 26-01-2015

DON BOSCO-0

COFFARO FC 2012-2

Don Bosco: Vaccargiu R. (46°Vaccargiu M.), Scanu, Cherchi, Fois, Sibiriu (94°Melis), Podda, Pusceddu (46°Cuccu), Pala (59°Schirru), Magnano, Munzittu (75°Pisano), Fadda N.. (A disp. Liscia, Garau). All. Salvatore Fadda.

Coffaro FC 2012: Brundu, Ledda (46°Paone), Pau, Orrù (91°Giardinelli) , Ruiu, Carta, Onnis (62°Ciccu), Gaviano (86°Mele), Rais(81°Mura), Russotti, Pilosu. (A disp. Fois, Curreli). All. Nicolò Selis.

Arbitro:Antonio Costa di Cagliari.

Reti: 19°Onnis, 82°Pau.

Ammoniti: 3°Onnis (C) per g.f., 18°Sibiriu (D) per g.f., 20°Podda (D) per g.f., 27°Carta (C) per g.f., 69°Ciccu © per g.f., 90°Magnano (D) per proteste

Espulsi: 80°Cherchi (D) per g.f., 84°Ciccu (C) per doppia ammonizione.,

Rec. PT 2 – ST 4.

Guspini – Con il classico punteggio all'inglese, un ordinato e solido Coffaro FC viola il Renzo Laconi e manda in crisi la Don Bosco, ancora a caccia della prima gioia in questo inizio di 2015. Un risultato a conti fatti giusto che premia la tenacia e applicazione dei “Cammelli” cagliaritani che, sfruttando al meglio i calci piazzati, sono riusciti a imbrigliare i padroni di casa apparsi abulici e in regresso rispetto all'ottimo inizio di campionato. Non bastano le numerose assenze nell'undici iniziale per giustificare una prestazione nervosa e confusionaria ma soprattutto priva di spirito battagliero. La squadra di Fadda paga oltremodo un periodo negativo sotto tutti i punti di vista, tra infortuni ed episodi negativi e in qualche maniera anche alcune decisioni arbitrali poco fortunate. La gara sembra iniziare sotto buoni auspici perché già al 3° Pusceddu viene fermato da Onnis con un intervento da cartellino arancione proprio al limite dell'area: sulla palla si presenta lo specialista Munzittu che aggira la barriera ma coglie in pieno il palo con Brundu immobile. Il gioco stenta a decollare sino al 18° quando Sibiriu e Russotti vengono a contatto a limite dell'area, il fallo parrebbe dell'attaccante ma il signor Costa assegna la punizione per il Coffaro e ammonisce il difensore. La punizione viene affidata ad Onnis che disegna una parabola che si insacca sopra la testa di Vaccargiu R. che viene sorpreso sul suo palo. La Don Bosco tenta una timida reazione ma in avanti non basta il solo Magnano a creare grattacapi alla difesa ospite. Al 35° altro episodio dubbio questa volta in area cagliaritana quando sugli sviluppi di un corner, Magnano sferra un gran destro che viene respinto da Carta con le mani. Per l'arbitro ci sono gli estremi della involontarietà e lascia correre tra le proteste neroverdi. Passa appena un minuto e Podda ci prova dalla distanza, Brundu si distende sulla sua sinistra e devia in angolo. Al 39° partita che potrebbe prendere una piega diversa ma l'arbitro non se la sente di estrarre il secondo giallo per Carta autore di un entrata ad altezza di ginocchio su Magnano. Sul finire del tempo la compagine di Selis legittima il vantaggio sfiorando il raddoppio in due circostanze. Al 42° è Russotti di testa a far la barba al palo su cross dalla sinistra di Pilosu e al 45° è Vaccargiu R. a salvare sulla linea (o forse oltre ?) su deviazione ravvicinata di Pilosu.

Ci si attende una ripresa più vigorosa da parte dei padroni di casa ma il Coffaro è squadra molto solida e organizzata che chiude tutti gli spazi a Fois e soci. Fadda tenta il tutto per tutto raschiando il fondo in panchina e manda in campo tutti i giocatori offensivi a disposizione: Cuccu, Schirru, Pisano si aggiungono a Magnano in avanti. Ma a numero di attaccanti non sempre corrispondono più occasioni da rete e infatti l'unica vera palla gol se la costruisce Schirru al 70°: si incunea in area e lascia partire un destro che Brundu respinge come può sui piedi di Scanu che non riesce a cogliere l'opportunità di ribadire in rete. La manovra dei guspinesi è sempre farraginosa e si ferma puntualmente al limite dei 16 metri con gli ospiti che non lesinano di usare molto mestiere per fermare gli avanti. Si rivedono gli ospiti al 77° con il mestierante Rais che si guadagna e calcia una punizione dal limite che Vaccargiu M. devia in angolo. Dall'ennesima “grazia” per il rude Carta concessa dal direttore di gara, parte l'azione che chiude definitivamente la contesa. Cherchi contende palla a Rais che commette un fallo non ravvisato da Costa, il difensore si rialza e commette il classico fallo di frustrazione prendendo palla e gamba dell'avversario ma si vede sventolare sotto il naso un inspiegabile rosso diretto. Dopo due minuti di confusione riprende finalmente il gioco e Pau imita il suo collega Onnis e di sinistro manda sotto la traversa un pallone pressoché imprendibile che sigilla il successo dei suoi. La Don Bosco non ha più gambe e soprattutto testa per cercare l'incredibile colpo di coda e non basta neanche il “contentino” dell'espulsione di Ciccu all'84° per risvegliare un po' di orgoglio. La partita scivola via compresi gli incomprensibili e irrisori 4 minuti di recupero assegnati con la squadra cagliaritana che incassa tre punti insperati ma meritatissimi e la Don Bosco che deve solo leccarsi le ferite e fare opera di introspezione per ritrovare la propria identità.