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13-Il sogno torna nel cassetto (Olimpia Arbus-Don Bosco=3-2)
News pubblicata il 02-02-2015
OLIMPIA ARBUS-3
DON BOSCO-2 Olimpia Arbus:Corona, Martini, Lecca N., Pillai, Surano, Piras, Frau L. (72°Panariello F.), Atzori, Pinna (64°Lecca D.), Frau F., Steri (75°Pibiri). (A disp. Panariello A., Ariu, Frau P., Virgilio). All. Sandro Mereu. Don Bosco: Vaccargiu M., Scanu, Corrias, Fois (46°Pintus), Sibiriu, Podda, Schirru (91°Pusceddu), Pala (64°Vaccargiu D.), Magnano (83°Pisano), Munzittu, Fadda. (A disp. Mureddu, Liscia, Garau). All. Salvatore Fadda. Arbitro: Filippo Priola di Cagliari. Rec. PT 1 ST 5. Arbus – L'Olimpia Arbus si aggiudica il derby con la Don Bosco e strappa i gradi di rivale numero uno della lanciatissima Fortitudo, capolista indiscussa del girone. Partita dai due volti quella disputata al Mario Peddis, i padroni di casa nel primo tempo passano tre volte e pensano di aver portato a casa il match, ma nella ripresa devono invece assistere al ritorno dei guspinesi che mettono a repentaglio il risultato fin li maturato. Una pioggia abbondante fa da prologo all'attesa sfida che inizia con una manciata di minuti dopo sopralluogo dell'esperto e ottimo signor Priola che decide per dar inizio alla contesa. La squadra di Mereu parte bene e conduce subito le danze con Frau F. che fa le grandi prove sparando a fil di palo su scarico di Pinna. È il preludio al gol che arriva qualche minuto più tardi: palla persa a centrocampo per i neroverdi, l'azione si sviluppa sulla sinistra e dopo un rapido giro palla la sfera giunge sui piedi di Frau F. che non esita a calciare prontamente trovando la decisiva deviazione di Sibiriu che manda fuori tempo il tentativo di parata di Vaccargiu M.. Neanche il tempo di aggiornare il taccuino che Magnano entra in area, si allarga un po' troppo e invece di servire al centro l'accorrente Schirru pronto al tap-in, scarica di forza da posizione defilata e Corona allontana di pugni. Sul ribaltamento di fronte l'azione locale si sviluppa ancora da sinistra e Steri pesca in area Martini che devia prontamente in rete ma l'arbitro annulla giustamente per il fuorigioco del difensore arburese. Le squadre continuano a fronteggiarsi senza esclusione di colpi e al 16° Schirru dal limite manda di un metro fuori alla sinistra di Corona. L'Olimpia quando riparte è letale e al 26° da un lungo lancio di Surano, Pinna spizza di testa per l'inserimento del velocissimo Steri che sorprende la difesa e si presenta davanti a Vaccargiu M. battendolo con un perfetto pallonetto. La risposta della Don Bosco arriva da un corner calciato direttamente in porta da Podda che costringe Corona ad alzare ancora in angolo. Gli ospiti continuano a spingere ma al 36° ci si mette la sfortuna quando Corrias arpiona un prezioso pallone ed effettua un tiro a giro che va a stamparsi sulla traversa a portiere battuto. Due minuti dopo ancora da un corner di Podda, Corona alla disperata anticipa di un soffio Schirru pronto alla deviazione sotto-porta. I locali sembrano in affanno ma al 41° ancora da un azione di alleggerimento, Pinna è bravo a credere in un pallone quasi perso, entra in area e affronta Fois che lo tiene leggermente per la maglia, l'attaccante sente il contato e cade a terra e per l'arbitro non ci sono ulteriori dubbi nell'assegnare il calcio di rigore che lo specialista Surano trasforma spiazzando Vaccargiu M. che raccoglie la palla per la terza volta in fondo al sacco senza aver ancora effettuato lo straccio di una parata. La ripresa è pressochè un monologo degli ospiti guspinesi che entrano con la voglia giusta per salvare almeno la faccia. Al 47° è subito Corona show che compie il miracolo su tiro a botta sicura di Magnano. Al 58° ci prova anche il rientrante Pintus ma la sfera si perde di un soffio sul fondo. L'Olimpia è in controllo ma abbassa notevolmente il baricentro consentendo alla squadra di Fadda di prendere ulteriore fiducia. Al 70° arriva finalmete il gol con una sfortunata deviazione di Piras che anticipa Magnano a due metri dalla porta sul tiro dalla bandierina di Munzittu. La partita si accende e al 74° arriva un gran gol di Magnano che piega le mani a Corona ma l'arbitro annulla giustamente perché l'attaccante si era liberato di Pillai usando troppo le mani. All'80° Pintus ha la palla per rimettere il risultato in bilico ma prima calcia su Corona in uscita e poi sulla ribattuta, seppur in precarie condizioni di equilibrio, manda incredibilmente alto con il portiere ancora a terra. All'85° ancora mani nei capelli per Fadda quando Pisano riesce a sparare alto dalla linea dell'area piccola un pallone che andava solo accompagnato in porta su cross di Corrias. Dopo averci provato per quasi tutta la gara forzando anche spesso il tiro, al 90° Munzittu esegue una serpentina tra le maglie della difesa arburese e, memore dei suoi trascorsi nel Calcio a 5, infila nell'angolino anticipando il portiere con un tiro di punta. I cinque minuti di recupero concessi dall'arbitro regalano altra suspance all'infreddolito pubblico ma alla Don Bosco non resta che buttare la palla nella mischia senza però riuscire a trovare il sospirato pareggio. Il triplice fischio finale del signor Priola viene accolto da un boato da parte dei giocatori di Mereu in chiaro debito di ossigeno nell'infuocato finale. Una sconfitta per la Don Bosco che mette provvisoriamente nel cassetto ogni tipo di ambizione e lancia invece i locali all'inseguimento della capolista che dorme comunque sogni tranquilli vista la continuità di risultati fin qui maturati. |
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