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18-Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (Pgs Club San Paolo-Don Bosco=1-3)
News pubblicata il 09-03-2015
PGS CLUB SAN PAOLO-1 Pgs Club San Paolo: Massetti, Medda (71°Pili), Manca, Porcu, Andria, Dessì, Collu (53°Baragatti), Maxia, Dessalvi (64°Leviani), Mannironi, Aresu (57°Manca). (A disp. …..........). All. Roberto Masia. Don Bosco: Vaccargiu M. (86°Mureddu), Scanu, Corrias, Fois, Sibiriu (61°Soddu), Pala (80°Liscia) , Pintus D., Vaccargiu D., Magnano (90°Melis Aless.), Munzittu, Cherchi. (A disp. …...............). All. Salvatore Fadda. Arbitro:Antonio Puddu di Cagliari. Reti:20° Aresu (P), 64°Magnano (D) ® , 69° e 77°Pintus (D). Ammoniti: 36°Sibiriu (D) per g.f, . Espulso: 63°Massetti (P) per f.c.o.r. . Rec. PT 0 ST 3. Cagliari – “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Parafrasando il famoso romanzo di Stevenson, la Don Bosco conferma la sua doppia personalità e vince in “esterna” sul campo della Pgs Club San Paolo con un perentorio 3 a 1. Seppur con qualche sofferenza di troppo, la squadra di Fadda ha dominato in lungo e in largo gettando alle ortiche una quantità industriale di palle gol, tenendo per troppo tempo in partita i volenterosi e capaci ragazzi cagliaritani che non hanno comunque demeritato dimostrandosi propositivi per tutta la gara seppur privi di malizia ed esperienza. Per la squadra guspinese un vistoso passo in avanti dal punto di vista del gioco rispetto alla scellerata prestazione di domenica scorsa, anche se continua a mancare il “killer istinct” nell’area avversaria seppur nel tabellino figurino le firme d’autore di entrambi gli attaccanti. La cronaca è ricca di spunti e i neroverdi ospiti partono a spron battuto piazzando le tende nella metacampo cagliaritana. Dopo le prime scaramucce all’8° Munzittu dal fondo cerca la testa di Pintus che però impatta debolmente e Massetti blocca a terra. Stesso canovaccio due minuti più tardi con l’imbucata di Munzittu che trova Pintus che di esterno calcia addosso a Massetti, proteso in disperata uscita. La pressione diventa sempre più asfissiante e al 13° Magnano serve ancora Pintus ma il tiro di collo esterno del capitano si perde di un soffio fuori. Al 14° Munzittu direttamente dalla bandierina cerca di sorprendere Massetti che riesce ad alzare sopra la traversa. Al 16° intuizione di Pala che serve Pintus in profondità, l’attaccante si allarga un po’ troppo e il suo diagonale fa ancora la barba al palo. Come capita troppo spesso ultimamente alla squadra di Fadda, al primo affondo è la San Paolo a passare: verticalizzazione per Aresu che trova una autostrada davanti a sé e infila Vaccargiu M. nonostante il tentativo tardivo e disperato di Cherchi. Dopo un attimo di smarrimento da parte degli ospiti il trend del match riprende il suo binario iniziale e al 26° da un corner di Pintus, la palla carambola su un difensore biancoverde e termina sul palo, torna in campo e ben 4 giocatori guspinese non riescono nella difficile impresa di buttarla dentro. Poco dopo si assiste all’inverosimile con Corrias che riesce a fallire un rigore in movimento “salvato” dal direttore di gara che lo pizzica in fuorigioco. Sale nuovamente in cattedra la sfida tra Pintus e Massetti e alla mezzora il gran destro del capitano incoccia la parte alta della traversa e finisce fuori. Al 35° ancora il portiere cagliaritano si oppone al tentativo dell’onnipresente Pintus, parando di petto la legnata dalla distanza. Altro affondo e altro pericolo dalle parti di Vaccargiu al 43°, il portierone non si fa sorprendere e con un colpo di reni si salva sul tiro a giro di Medda. L’ energica spazzolata del tecnico di Mandas nell’intervallo, giova ai neroverdi che al 52° sfiorano nuovamente il pari con Pintus che viene abbattuto senza che l’arbitro ravvisi gli estremi del calcio di rigore e sulla respinta corta della difesa di casa Pala di destro non riesce a dare la forza necessaria per battere Massetti che si oppone di istinto. Al 59° sinistro liftato su punizione di Munzittu ma la sfera fa la barba al palo a portiere battuto. Al 62° angolo di Pintus e colpo di testa ravvicinato di Cherchi sventato ad un passo dalla linea da Dessì. Al 63° svolta decisiva alla gara: l’estremo difensore cagliaritano (praticamente insuperabile fino a quel momento) perde un banale pallone in presa, Pintus come un rapace si fionda sulla sfera ma viene steso dallo stesso Massetti che si becca il rigore e il rosso inevitabile del sig. Puddu. Mister Masia è costretto a togliere un attaccante per far posto a Leviani che incassa subito il pareggio dal dischetto di Magnano. La partita cambia piega e la Don Bosco riacquista le sue certezze e al 69° finalmente Pintus rompe la maledizione e con una splendida punizione degna del “Branco” dei tempi migliori porta gli ospiti in vantaggio. Al 73°percussione centrale di Magnano che potrebbe segnare ma si dimostra altruista servendo a rimorchio per Soddu che deposita in rete ma l’arbitro annulla per un fuorigioco perlomeno dubbio considerato che il centrocampista si trovava dietro la linea della palla. I guspinese rischiano di pagare a caro prezzo l’accaduto perché al 76° l’ottimo Mannironi pesca il jolly su punizione ma la palla si infrange sul palo con Vaccargiu M. che ci soffia sopra. A togliere ogni pensiero un minuto più tardi è ancora Pintus che sfrutta al meglio un lancio dalle retrovie di Cherchi, aspetta l’uscita del portiere e lo castiga in diagonale. Il Pgs non ha ne forza ne gambe per impensierire l’undici minerario che rischia anche di dilagare. All’83° gran destro di Soddu e palla sul fondo di un nulla. All’85° azione personale di Corrias che supera Leviani ma il suo tiro è debole e Andria allontana quasi ad un passo dalla linea di porta. Prima del recupero Munzitti pesca in profondità Magnano che segna il poker ma l’arbitro annulla per un dubbio fuorigioco. È l’epilogo di un match divertente e soprattutto corretto con la Don Bosco che incassa i tre punti mentre gli applausi vanno divisi equamente con i ragazzi cagliaritani.
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