PABILLONIS 97-1
DON BOSCO-1
Pabillonis 97: Porceddu, Olmo, Cambosu (46°Saba), Melis, Marongiu, Tomasi, Pinna (90°Atzei), Schwartz, Oliva (81°Cardia), Usai (77°Pisanu), Piras (53°Lisci). (A disp. Murgia). All. Giancarlo Garau.
Don Bosco: Vaccargiu M. , Scanu (73°Melis), Corrias, Fois, Sibiriu, Vaccargiu, Pintus, Pala (59°Munzittu) , Magnano (87°Pusceddu), Cherchi, Soddu (84°Schirru). (A disp. Mureddu, Fadda, Pisano). All. Salvatore Fadda.
Arbitro:Corrado Barbarisi di Cagliari.
Reti:1°Pintus (D), 32°Schwartz (P).
Ammoniti: Nessuno.
Rec. PT 3 ST 3.
Pabillonis – Finisce in parità l’atteso derby tra il Pabillonis 97 e la Don Bosco. Un risultato sostanzialmente giusto ma che non serve a nessuna delle due compagini che perdono entrambe l’ultimo treno per aspirare alla lotta per il salto di categoria. Un tempo per parte ma poco spettacolo, gara che solo nel primo tempo ha fatto vedere qualche azione degna di nota mentre nella ripresa la supremazia territoriale del Pabillonis è stata costante ma sterile di opportunità da rete. La cronaca. Neanche il tempo del normale assestamento sul terreno di gioco che gli ospiti si ritrovano in vantaggio: Pintus viene lanciato in campo aperto e inizia un duello in velocità con Tomasi che, avendo un altro passo, viene superato agevolmente dal capitano guspinese che è abile quanto fortunato quando tira sull’uscita di Porceddu che riesce a respingere ma la palla carambola nuovamente sul corpo dell’attaccante che non deve far altro che depositare nella rete sguarnita. Lo svantaggio scuote i locali che al 5° potrebbero pareggiare con Oliva, che sfrutta una punizione calciata con astuzia da un suo compagno, ma trova sulla sua strada l’attento Vaccargiu che ci mette una pezza. La Don Bosco si assesta bene in campo e aspetta nella sua metacampo la squadra avversaria per poi andare a colpire con rapide ripartenze. Al 25° grande imbucata di Pintus per Soddu che tenta il pallonetto ma è bravo Porceddu in uscita disperata a chiudere lo specchio. Gli ospiti cercano il raddoppio e al 28° dalla bandierina Pala disegna una perfetta traiettoria per Corrias che impatta di testa ma la palla si alza di poco all’altezza dell’incrocio dei pali. Al 31° Magnano si libera di due uomini e appena dentro l’area fa partire un diagonale che avrebbe meritato miglior sorte ma si perde sul fondo a due metri dal palo lontano. Nel miglior momento della squadra di Fadda ecco che arriva, come un fulmine a ciel sereno, il pareggio dei granata al termine di un azione rocambolesca: Sibiriu perde palla in uscita, sul traversone di Melis Cherchi cerca un disperato rinvio per anticipare Oliva, la palla termina sui piedi di Schwartz che è lesto ad arpionarla e a battere in diagonale l’incolpevole Vaccargiu M.. Il gol galvanizza la squadra di casa e toglie molte certezze ai neroverdi ospiti che scompaiono pian piano dalla scena. Il Pabillonis guadagna campo e chiude molto meglio gli spazi sino allo scadere della prima frazione quando Pintus affronta Tomasi sul lato corto dell’area e cade ma l’incerto Barbarisi (ampiamente discutibile la sua direzione di gara) è troppo lontano dall’azione per poter giudicare adeguatamente l’accaduto. La ripresa è un monologo del Pabillonis che si impossessa del centrocampo con un evidente strapotere fisico-atletico e chiude nella metacampo la Don Bosco che si difende in maniera abbastanza ordinata ma senza avere la forza di ripartire. Alla squadra di Garau manca però un rifinitore che possa innescare le tre punte che non riescono mai a liberarsi per il tiro in maniera agevole. L’ingresso di Lisci regala quantomeno un po’ di imprevedibilità ma Vaccargiu deve soffrire esclusivamente sugli sviluppi di qualche calcio piazzato. Il portiere ospite è bravo al 72° quando esce su Oliva e riesce a respingere un tentativo di pallonetto. La gara scivola via senza particolari scossoni sino al 90° quando un tiro velleitario di Schirru rischia di sorprendere Porceddu che deve distendersi per respingere e subito dopo l’estremo difensore è costretto ad uscire per un problema al ginocchio causato da un uscita alla disperata su Munzittu. Il triplice fischio di Barbarisi sancisce un pari in fin dei conti legittimo relegando le due compagini al ruolo di arbitro nella corsa verso il salto di categoria.